mercoledì 3 febbraio 2010

IL DITO BRUCIATO

C'era una volta un poverissimo brahmana che viveva in India. Era sempre molto pacifico perchè pensava sempre alla misericordia di Krishna. Ma era molto povero. Non aveva modo di servire bene Krishna. Una volta sentì i grandi santi che parlavano della meditazione. Meditazione significa servire Krishna nella tua mente. Così il brahmana cominciò a servire Krishna dentro la sua mente. Per prima cosa vestì il Signore molto bene. Dentro la sua mente, decorò il Signore con i gioielli. Poi nella sua mente Gli offrì delle belle preghiere. S'inchinò giù davanti al Signore. Dopo di ciò, pulì il tempio. Aveva molte brocche d'acqua fatte d'oro e le riempì d'acqua santa. Nella sua mente camminava per tutti i fiumi sacri. Aveva fiori, frutti e incenso e polpa di sandalo. Offriva tutte questa cose al Signore. In questo modo adorava il Signore nella sua mente. Un giorno nella sua meditazione, il brahmana fece del riso dolce per il Signore, con del latte, del riso e dello zucchero. Voleva offrirlo a Krishna, ma pensò che il riso dolce poteva essere troppo caldo.
Nella sua mente toccò con il dito la pentola di riso dolce. Improvvisamente il suo dito si bruciò! Ma che cosa era successo? Il brahmana aveva toccato il riso dolce soltanto nella sua mente, meditando. Come si era potuto bruciare il dito? Il Signore Narayana, nel cielo spirituale, cominciò a sorridere. Mandò un aereoplano a prendere il brahmana. Quando il brahmana fu davanti al Signore Narayana, il Signore raccontò a tutti la storia del brahmana. Poi dette al brahmana un corpo spirituale.
Al Signore piacque il brahmana e la sua meditazione.

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